Dividendo la fracchia in senso longitudinale si possono individuare le seguenti sezioni:
Parte superiore
Tronco: la scelta del legname è importante perché da esso dipende la buona riuscita di una fracchia. Il tronco, che serve per l’ossatura principale, deve essere possibilmente di castagno oppure di quercia, dritto, senza nodi, adeguatamente lungo, in proporzione alla fracchia che si vuol realizzare.
Bocca: è la parte dalla quale si riempie la fracchia ed è quella che viene bruciata. La legna del riempimento, scelta con cura e per tempo in modo da avere una buona bruciatura e non creare fumo eccessivo, deve essere di varie pezzature, possibilmente di quercia o carpino, evitando il castagno, il noce e il fico perché bruciano male, oppure il mandorlo e le resinose perché creano molta brace. L’olivo sarebbe il legname migliore, ma non è facilmente sistemabile perché troppo contorto.
Coda: è la parte finale del tronco. Ha una funzione molto importante perché permette di “guidare” la fracchia.
Carrello: formato da due grosse ruote metalliche, che hanno un diametro di circa 100 cm e una larghezza del cerchio di circa 15 cm con raggi idonei a sopportare un peso di oltre 40 qli e capaci di resistere alle continue sollecitazioni meccaniche anche della strada. Le ruote sono unite tramite un “asse” che si innesta nei mozzi e che viene fermato da ganci a occhiello a cui si innestano le catene di traino.
Catene e funi d’acciaio: le funi di traino, collegate alle catene ancorate agli occhioli presenti sull’asse in ferro oppure sui mozzi delle ruote, ad una distanza di circa 5-6 metri, sono robuste corde di canapa, del diametro di circa 25 mm. Servono per trainare la fracchia.
Cerchi: servono per sostenere l’esterno della fracchia e vengono realizzati generalmente con vecchie ruote di carri (traine), ma anche con tondino in ferro da costruzione, saldato in modo da formare un cerchio. Occorrono diversi cerchi di varie misure per ancorare ai vari livelli l’ossatura esterna.
Lamiera raccoglibrace: viene ancorata al primo e al secondo cerchio in modo da formare un vassoio sotto la fracchia per raccogliere la brace che cade e scaricarla solo in alcuni punti dove possa essere facilmente spenta.
Fermatronco: collare di ferro con un bullone che serve a stringere il tronco principale nella parte in cui non viene sezionato (coda).
Pertica: nella zona superiore della coda, viene praticato un foro e issata una pertica, in modo da ancorare nella parte basale due corde per i timonieri; nella parte alta viene collocato un pannello con il nome del gruppo oppure la figura dell’Addolorata.
Sacchi di sabbia: vicino alla pertica vengono inseriti dei tronchetti che servono per fermare a mo’ di sella, alcuni sacchi pieni di sabbia che servono da zavorra nella parte iniziale della processione fino a che non bruci parte della legna.
Bandierine: dalla pertica fino al primo o secondo cerchio vengono messi dei fili ornamentali con bandierine colorate appese, che danno un pizzico di vanità.
Fasi :
1 Scelta del tronco
2 Trasporto
3 Sezionamento e fissaggio delle “ferle” ai cerchi
4 Posizionamento dello scheletro sul carrello di ferro
5 Completamento del cono esterno
6 Riempimento
7 Posizionamento della lamiera raccoglibrace
8 Montaggio, sulla “coda”, di paletti per sostenere sacchi-zavorra e corde per ”timonieri”
9 Sistemazione delle corde utili al trainamento della fracchia
10 Posizionamento dell’immagine dell’Addolorata e delle bandierine